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CONSEGNA SCANNER GLS-2000 -GROTTA PAGLICCI

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CONSEGNA SCANNER GLS-2000 -GROTTA PAGLICCI

Non poteva che avvenire in una location davvero esclusiva la consegna del laser scanner Topcon GLS-2000.

trattatiiva travagliata per noi della CRG, avevamo molti competitor, tutti praticamente, confidavamo però sulla specificità di caratteristiche del GLS-2000 e sulla prepazione del nostro staff tecnico nella presentazione della macchina.

Il GLS-2000 offre una portata di scansione “eye-safe” di 350m ad una velocità senza precedenti. Dotato di scansione ‘one-touch’ il GLS-2000 può essere utilizzato per acquisire accurati dati 3D in maniera semplice e veloce.
Ciò rende GLS-2000, lo strumento ideale per differenti applicazioni. In particolare i progetti “Scan-to-BIM” e “As-Built” beneficeranno in maniera significativa della precisione e della produttività fornite dal GLS-2000.

Una caratteristica aggiuntiva che contribuisce alla sua versatilità è la capacità di scansione full-dome a 360°. Anche soggetti difficili da misurare come gli interni degli edifici, torri e campate di ponti e viadotti, sono registrati con la semplice pressione di un tasto. Utilizzando parametri di scansione preimpostati, si può facilmente acquisire la scansione full-dome 360° del vostro sito di lavoro in meno di 3 minuti, immagini comprese.

possibilità di usarlo come una stazione totale ed effettuare quindi, delle poligonali classiche col prisma, usando i tradizionali concetti di topografia

Ringraziamo la Ri.Co.M s.r.l. del geometra Cosimo De Troia e del Figlio Giovanni per averci anzitutto scelti per l’acquisto, ma, anche perchè una volta effettuata la consegna si son dimostrati tra i più abili topografi che abbiamo mai incontrato.

La grotta di Paglicci è buia ed impervia e le possibilità di movimento sono davvero limitate, le volte del soffitto a volte non raggiungevano neanche il metro di altezza, grondava acqua e polvere , gli spazi erano angusti e perfino i pipistrelli non aiutavano

Magistrale si è rivelata l’esecuzione del rilievo, è stato pianificato tutto a puntino a partire dall’impianto di illuminazione .

il rilievo è durato 11 ore, dove non ci siamo fermati neanche per un sorso di acqua.

ci ha aiutati anche il prof. Checcucci Giovanni, che , contestualmente al rilievo per conto della CRG e di Topcon Italia, che ha effettuato anche la istallazione dello scanner

Durante il Paleolitico Superiore, l’Uomo sviluppò anche una certa Cultura spirituale, documentata, oltre che dalla produzione artistica, anche dall’attenzione religiosa verso i morti.
Questo spiega il ritrovamento, nel sito, di due sepolture: quella di un giovane ragazzo di circa 11 anni, risalente a 24.000 anni fa, e quella di una ragazza di circa 18 anni, risalente a 23.000 anni fa.
Il maschio, di età “gravettiana”, è in posizione supina, il capo girato verso destra, l’avambraccio destro flesso e la mano rivolta verso il viso. La sua acconciatura doveva consistere in una trentina di denti forati di cervo intorno al cranio. Altri denti, ritrovati vicino al polso sinistro e alla caviglia destra, fungevano probabilmente da braccialetto e da cavigliera. Una conchiglia era invece sul petto, forse elemento di una collana. Il corredo era composto di grattatoi, un punteruolo, un bulino, un blocchetto di ematite. Questo corpo non fu trovato deposto, come da prassi, in una fossa, ma adagiato sulla superficie.
Lo scheletro femminile, anch’esso di epoca gravettiana, era invece adagiato nella fossa, in posizione supina, la testa in avanti inclinata verso sinistra, le braccia parallele al torace e le mani accostate nella regione pubica; distesi gli arti inferiori, dei quali tibie e peroni apparivano molto fratturati. Uno straterello di ocra era visibile sia a copertura che a letto del corpo, ma appariva molto concentrato sul cranio, sul bacino e sui piedi. Il corredo funerario della donna è certamnete meno ricco di quello del giovinetto e comprendeva un grattatoio, due bulini, una corta lama, una grossa conchiglia. Anche l’acconciatura dovette essere più sobria rispetto al ragazzo: un semplice diadema costituito di sette denti di cervo forati.
Secondo gli studiosi, i resti fossili umani sono da attribuirsi al tipo umano di Cro-Magnon, largamente diffuso in Europa nel Paleolitico Superiore. I caratteri del giovinetto, nella elevata statura, nella costituzione longilinea e nella architettura della scatola cranica lo avvicinerebbero al tipo mediterraneo. Lo scheletro della donna, per la particolare robustezza, lo sviluppo considerevole del corpo della mandibola, i marcati rilievi sopraccigliari, indicherebbe che la differenza di aspetto tra uomo e donna doveva risultare meno accentuata che attualmente.
La grotta, aperta solo durante le campagne di scavo, non è fruibile per motivi conservativi. Tuttavia è possibile visitare la mostra-museo di Rignano Garganico e lì partecipare ad interessanti laboratori didattici.